Nuovo Dpcm in arrivo: verso Natale con Regioni blindate e ristoranti chiusi

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Le decisioni non sono blindate, anche perché le opinioni su alcune delle norme divergono: un nuovo passaggio sarà fatto con il Cts e con le Regioni, oltre che nel governo. Ecco tutte le possibili novità

TORINO - Continuano le discussioni sul nuovo Dpcm, quello che entrerà in vigore il prossimo 4 dicembre e che porterà conseguenze importanti sulle festività natalizie degli italiani. Al momento non c'è ancora nulla di deciso, è tutto in evoluzione, ma secondo le indiscrezioni sembra prevalere la linea di chi vuole blindare il Natale, per limitare i rischi di una terza ondata. Il nuovo decreto sarà molto probabilmente composto così: spostamenti tra le Regioni solo per i residenti, chiusura di bar e ristoranti alle 18, orari prolungati per i negozi per evitare assembramenti ma con coprifuoco rigido alle 22, anche nelle vigilie di Natale e Capodanno. I nodi da sciogliere sono ancora molti: da confermare l'idea di introdurre una quarantena di 15 giorni per chi, nel periodo natalizio, rientri dall'estero. 

Regioni tra colori e spostamenti

In questi giorni di confronto, sembra certo che anche nel nuovo Dpcm l'Italia resterà divisa in zone: rosse, arancioni e gialle. Ma la consapevolezza è che, se la curva dei contagi proseguirà il suo trend, a metà dicembre tutta l'Italia sarà gialla. Perciò è sulle regole per le Regioni gialle che si sta concentrando il lavoro del governo, fermo restando per quelle rosse e arancioni tutte le restrizioni, che vanno dalle chiusure di bar e ristoranti, a quelle dei negozi nelle aree rosse. Quanto al nodo degli spostamenti, una discussione è ancora in corso: la regola di base dovrebbe essere quella di vietare di muoversi anche tra Regioni gialle a partire da una certa data (da definire) ma gli 'aperturisti' spingono per deroghe per chi abbia domicilio in una regione diversa da quella di residenza e per i ricongiungimenti familiari.

Resta il coprifuoco alle 22

Nonostante i dubbi del premier Conte e il pressing di Iv, sembra resistere l'idea di mantenere il coprifuoco dalle 22 alle 6 del mattino anche nei giorni delle feste: un orientamento che spiega anche quanto detto giovedì dal ministro Francesco Boccia alle Regioni circa la necessità di contenere tutte le attività entro le 22 inclusa la messa di Natale (sul punto un'interlocuzione è in corso con la Cei).

Cosa cambia per ristoranti, bar e negozi

Nel Dpcm di Natale dovrebbe restare per bar e ristoranti la chiusura alle 18. Si vorrebbe inoltre introdurre un blocco totale nei giorni del 25 e 26 dicembre. Per evitare gli assembramenti tipici del periodo delle Feste con tutta probabilità i negozi potranno restare aperti fino alle 21 o anche oltre, purché riescano a rispettare e far rispettare l'obbligo di coprifuoco alle 22.

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